TEST DELLE ATTITUDINI NATURALI PER CANI CONDUTTORI – CANT
REGOLAMENTO
Approvato dal Consiglio Direttivo dell’ENCI del 30 ottobre 2012
su conforme parere della Commissione Tecnica Centrale del 24 luglio 2012
su conforme parere della Commissione Tecnica Centrale del 24 luglio 2012
In vigore dal 1 gennaio 2013
Art.1
Il test delle attitudini naturali per cani conduttori TANC, è riservato a cani delle razze da pastore per la conduzione del bestiame e bovari; esclusi i Border Collie. Lo scopo di tale test è di mettere in evidenza le qualità naturali del cane e le sue attitudini al lavoro di conduzione del bestiame, per individuare e far conoscere in età precoce, ai fini dell’allevamento, i soggetti dotati di carattere migliore per questo tipo di utilizzo. Solo l’addestramento e l’esercizio permetteranno al cane di affrontare prove più impegnative in cui i soggetti più dotati potranno estrinsecare al meglio le proprie attitudini naturali.
Art.2
Possono partecipare al test cani di razze da pastore conduttrici del bestiame e bovari di età minima pari a sei mesi; si auspica l’assenza di addestramento specifico su bestiame, mentre è gradita l’educazione di base (Stop, seduto, terra e richiamo). I soggetti partecipanti alle prove debbono essere iscritti in un libro genealogico italiano o straniero riconosciuto dalla FCI.
Art.3
Il proprietario del cane iscritto è responsabile ai sensi dell’art.2052 C.C. dei danni arrecati da questo a persone o cose anche durante lo svolgimento degli esercizi previsti.
Art.4
E’ compito del giudice prima dell’inizio della prova verificare l’identità del cane mediante controllo della marcatura. E’ altresì compito del giudice verificare che non vi siano femmine in avanzato
stato di gravidanza, in allattamento e in calore e maschi criptorchidi o monorchidi.
Art.5
Il test si divide in due sezioni, la prima volta a verificare le doti caratteriali naturali del cane e la seconda le sue attitudini alla conduzione del bestiame.
Art.6
E’ compito del comitato organizzatore assicurare un veterinario di servizio, attrezzare un idoneo terreno, i recinti per il bestiame ed i capi necessari. In particolare per la prova con il bestiame è
necessario un recinto di forma rotonda od ovale di 20-
SEZIONE 1° ATTITUDINI COMPORTAMENTALI DI BASE
1. Socievolezza con l’uomo e con gli altri cani: il giudice ricerca un contatto con il cane per apprezzarne il grado di socievolezza ed equilibrio, l’assenza di aggressività e di paura verso l’uomo, distinguendo da una normale diffidenza verso gli estranei. Il giudice avrà già avuto opportunità di valutare la socievolezza del cane al momento del controllo della marcatura e dei testicoli.
Il cane tenuto al guinzaglio dal conduttore passa in mezzo ad un gruppo di persone: non deve dimostrare timore né dare segno di aggressività. Viene peraltro tollerata una naturale “malfidenza” tipica di molte razze da pastore. Durante questo passaggio un assistente è incaricato di produrre un forte rumore improvviso di cui il cane non deve mostrare timore (è ammessa una naturale reazione di allerta). Il cane sempre al guinzaglio viene poi fatto passare tra un gruppo di persone con altri cani al guinzaglio di cui è nota la non aggressività. Anche in questo caso non deve dimostrare aggressività verso i conspecifici.
2. Rapporto col conduttore e superamento di ostacoli naturali: si richiede al cane un buon rapporto col padrone che verrà dimostrato durante l’esecuzione di un breve percorso di campagna col conduttore, eseguito senza guinzaglio. Durante tale percorso il conduttore non deve dare ordini al cane che deve seguire volonterosamente anche superando ostacoli naturali (siepi, balle di fieno, recinzioni, ecc.).
SEZIONE 2° ATTITUDINE ALLA CONDUZIONE
1. Avvicinamento alla mandria o gregge: il bestiame è rinchiuso in un recinto in cui il cane pur non potendo entrare, può vederlo. Il cane ed il conduttore partono da circa 50 m dal recinto; dopo una decina di metri al guinzaglio il conduttore lascia il cane libero e non deve più dare ordini. Su indicazione del giudice il conduttore procede in linea retta verso il recinto; il giudice osserva il comportamento del cane ed annota la distanza alla quale si interessa al bestiame. In prossimità del bestiame verranno penalizzate sia le reazioni di disinteresse o paura che quelle di eccessiva aggressività; è facoltà del giudice escludere dal proseguimento della prova i cani che dimostrino eccessiva aggressività nei confronti del bestiame. Un giudizio particolarmente positivo verrà assegnato al cane che già dall’esterno del recinto dimostra di avere istinti di accerchiamento.
2. Contatto con la mandria o gregge: a discrezione del giudice i cani che nella fase precedente abbiano dimostrato di avere un comportamento sufficientemente motivato verranno fatti entrare nel recinto, dapprima al guinzaglio e in un secondo tempo, sempre a discrezione del giudice, senza. Verrà annotato il comportamento del cane a contatto col bestiame: presa di possesso, accerchiamento, eccessiva aggressività, paura All’interno del recinto sono permessi comandi ed incoraggiamento al cane.
Valutazione: Il giudice terrà in considerazione il temperamento del cane, l’interesse verso il bestiame, l’approccio, la presa di possesso, l’accerchiamento, la potenza nella spinta, eventuale bilanciamento, abbaio, eccessiva aggressività, timidezza, paura.
Ad ogni serie di esercizi viene attribuito un giudizio –
Il CANT (certificato di attitudini naturali) verrà assegnato ai cani che non abbiano insufficienti, mentre verrà rifiutato a quelli che abbiano un insufficiente nella 2° sezione (attitudini alla conduzione) o due insufficienti nella 1° sezione.
Negli altri casi (per es. presenza di alcuni buono ed un insufficiente) il cane può venire aggiornato a discrezione del giudice.